studiò la luce facendo
entrare attraverso un forellino un raggio di luce solare in una stanza oscurata, osservò in
tal modo che quando il raggio di luce veniva fatto passare attraverso un secondo forellino
e proiettato su uno schermo, l’immagine formata presentava frange colorate ed era
leggermente più grande di quanto avrebbe dovuto essere se la luce si fosse propagata in
linea retta attraverso il foro.
Concluse, correttamente, che la luce era stata sia pur
leggermente deflessa verso l’esterno nell’attraversamento del foro e diede al
fenomeno il nome di “diffrazione” (dal latino frangere=rompere). Egli osservò
anche che, quando un oggetto sottile, come il filo di un coltello, veniva posto sul cammino
di un raggio di luce, l’ombra proiettata aveva bordi colorati dove la luce era stata diffratta
intorno al margine dell’oggetto e penetrava nell’ombra.
Questa costituiva una prova a
favore del modello ondulatorio perché lo stesso tipo di effetto poteva essere osservato
quando le onde di un lago si propagano oltre un ostacolo o passano attraverso una
fessura.
Dunque la luce NON si propaga sempre in linea retta.
diffrazione di una onda attraverso una fenditura: il suono si diffonde verso l'esterno e si incurva (=diffrange) a causa degli effetti di INTERFERENZA tra le onde sonore prodotte, l'intensità del suono è per lo più confinata all'interno di un angolo e dipende dalla lunghezza d'onda e dalla dimensione della fenditura
i fenomeni di DIFFRAZIONE posso essere spiegati mediante il Principio di Huygens:
"ogni punto di un fronte d'onda si comporta come sorgente di onde sferiche che si propagano con la stessa velocità dell'onda"
OSSERVAZIONE: Interferenza e Diffrazione sono fenomeni strattemente connessi e sono trattati in modo distinto per ragioni storiche, entrambi i fenomeni hanno origine dalla sovrapposizione di fronti d'onda emessi da sorgenti coerenti