1. Definizione di funzione - 2. Dominio - 3. zero di una funzione - 4. Funzione iniettiva - 5. funzione suriettiva - 6. funzione biunivoca - 7. funzione crescente - 8. funzione periodica - 9. funzione pari e dispari - 10. funzione inversa - 11. funzione composta
schema per tracciare il grafico "probabile" di una funzione:
[A] Dominio
[B] Simmetrie e/o periodicità
[C] Punti di intersezione con gli assi cartesiani
[D] Segno della funzione
[E] Comportamento agli estremi del dominio, eventuali asintoti, eventuali punti di discontinuità
[1] scelta variabile indipendente
[2] limitazioni per la variabile indipendente
[3] scrittura della funzione obiettivo
[4]
determinazione dei massimi e minimi della funzione obiettivo
[5] verifica accettabilità delle soluzioni trovate
[A] Dominio
[B] Simmetrie e periodicità
[C] Punti di intersezione con gli assi cartesiani
[D] Segno della funzione
[E] Comportamento agli estremi del dominio, eventuali asintoti, eventuali punti di discontinuità
[F] Zeri e segno della derivata prima, crescenza, decrescenza, massimi, minimi, flessi a tangente orizzontale, punti di non derivabilità
[G] Zeri e segno della derivata seconda, concavità e flessi a tangente obliqua
studio di funzione n.185 pag.1820 osservazione: non esiste asintoto obliquo e c'è un flesso non facilmente visibile nel grafico (GeoGebra)
L’introduzione del calcolo degli integrali definiti nasce dalla necessità di determinare le aree di FIGURE PIANE aventi contorno curvilineo chiuso.
Mentre per i POLIGONI il calcolo dell’area è più semplice e riconducibile alla somma algebrica di aree note di figure più semplici come triangoli
(di cui
una originale risoluzione di tali problemi si ha nel teorema di Pick (dimostrazione) ideato del poco noto matematico austriaco Georg Pick) il teorema di Pick (GeoGebra)
per le figure il cui contorno è una curva qualsiasi il problema è più complesso. Il primo esempio è quello dell'area del CERCHIO, determinata da Archimede di Siracusa mediante il "metodo di esaustione". Se si considerano due successioni di poligoni regolari di n lati inscritti e circoscritti al cerchio, si può dimostrare che l’area del cerchio coincide con il limite comune delle due successioni costituite rispettivamente dalle aree dei poligoni regolari inscritti e circoscritti al cerchio,
segue una risoluzione "moderna" dello stesso problema: